Il Dr. Hartmann, studioso tedesco morto nel 1992, ha rilevato che esiste una rete energetica che avvolge tutto il nostro pianeta. Questa “griglia” è fatta come i meridiani ed i paralleli: attraversa la terra da nord a sud e da est a ovest ed è chiamata Rete H. Questa Rete H forma all’intersezione delle linee verticali con quelle orizzontali dei rettangoli – le cui dimensioni sono di circa mt.2 x 2.5. All’incrocio di queste linee (Fig. in apertura di articolo) vi è il cosiddetto – nodo di Hartmann – ed è questo il punto di disturbo per il nostro organismo se è posizionato specialmente dove dormiamo ma anche, dove abbiamo la sedia della nostra scrivania di lavoro. In questo secondo caso la radiazione sarà per noi meno intensa perchè nello stato di veglia siamo più forti a queste aggressioni. /more……All’incrocio di queste linee (Fig. in apertura di articolo) vi è il cosiddetto – nodo di Hartmann – ed è questo il punto di disturbo per il nostro organismo se è posizionato specialmente dove dormiamo ma anche, dove abbiamo la sedia della nostra scrivania di lavoro. In questo secondo caso la radiazione sarà per noi meno intensa perchè nello stato di veglia siamo più forti a queste aggressioni.
Un nodo è una colonna energetica del diametro stimato di 21 centimetri che dal suolo si alza in verticale verso l’alto: in questo modo, se viviamo in un condominio, negli appartamenti sopra di noi, se sono edificati in maniera simmetrica, troveremo i nodi negli stessi identici punti in tutti gli appartamenti anche se il palazzo è fatto di molti piani. Le maglie della griglia sono abbastanza strette e i nodi sono praticamente ovunque. C’è da dire che non tutti hanno la stessa intensità e quindi per noi negatività come potere osservare nell’allegato e nell’immagine di apertura di articolo. Le dimensioni della Rete H sono anche influenzate dalla composizione del sottosuolo, da come è fatto il palazzo, dalle strutture metalliche che tendono a infittire la rete e dai campi elettromagnetici. Le misure cambiano anche con la latitudine: man mano che ci si sposta dalle zone temperate e ci si avvicina all’equatore, la rete si allarga ed i rettangoli formati dalle intersezioni possono raggiungere anche mt. 3.5 x /4.5-5 come ho potuto constatare di persona nei miei viaggi.
Il disturbo causato dall’energia del nodo non proviene esclusivamente da quella circonferenza di 21 centimetri
Per spiegarmi meglio ricorrerò al paragone del vulcano: quando siete a letto e, per esempio, avete il centro di un nodo geopatico che interessa il vostro stomaco, l’energia dei 21 centimetri è la bocca del vulcano, man mano che ci si allontana da esso vi è un decrescere dell’intensità fino ad arrivare al suo annullamento come quando le pendici del vulcano arrivano alla fine e trovano il terreno pianeggiante. Traducendolo in pratica, per calcolare dove arriva l’influenza di un nodo di Hartman, come abbiamo detto in decrescenza, possiamo immaginare una circonferenza del diametro di circa 1,5/2 metri con al centro la colonna energetica dei 21 centimetri. Li vi è l’intensità massima che pian piano decresce fino ad annullarsi quando ci allontaniamo di circa un metro e mezzo due dal centro di questa circonferenza.
Se dormiremo posizionati diciamo a 60 centimetri dal centro del nodo, la sua influenza ci colpirà come “di striscio” e non sarà così intensa come se l’energia del nodo colpisse in pieno un organo
Abbiamo detto che non tutti i nodi hanno la stessa intensità e quindi la stessa carica negativa: è stimato che 1 su 7 possiede energia per noi veramente deleteria.
Vi è uno strumento radiestesico atto esclusivamente a rilevare i nodi di Hartmann, questo strumento si chiama appunto antenna di Hartmann o lobo-antenna (Fig. 1). Tramite questa, un radiestesista, ma anche una persona dotata di un minimo di sensibilità è in grado di rilevare le linee energetiche che compongono la Rete H: camminando l’antenna si posiziona nella direzione esatta di una delle linee energetiche della rete. Cambiando direzione e continuando a camminare lungo la linea, ad un certo punto l’antenna si girerà di 90°. Significa che abbiamo trovato l’intersezione con un’altra linea della griglia ortogonale a quella che stavamo seguendo. Se stavamo camminando lungo una linea nord-sud, incontreremo una linea che proviene dalla direzione est-ovest. Nel punto in cui l’antenna si gira di 90° si trova un nodo geopatico.
Sembra che la Rete H sia di origine magnetica pur non avendo caratteristiche magnetiche: il mezzo tramite il quale la Terra scambia energia con l’Universo, un po’ come i nostri chakra. Di sicuro la sua importanza deve essere fondamentale per la vita del nostro pianeta essendo, la Rete H, estesa a tutta la Terra e generatrice di un’energia così intensa. Ritengo che un tempo, gli esseri umani avessero le capacità innate di individuare queste negatività. Capacità che comunque hanno ancora gli animali, da noi poi perdute a vantaggio della razionalità.
Nell’illustrazione in apertura di articolo potete osservare un luogo chiamato “punto cancro”. Esso è un punto situato sopra l’intersezione di tre tipi di energie geopatogene: un nodo geopatico, una falda acquifera ed una faglia geologica.