DISTURBI ELETTROTOSSICOLOGICI AD ALTA FREQUENZA

L’ASTREO è uno degli ultimi arrivati dalla casa AETERES. La sua qualità è quella di ripulire
tutto l’ambiente dove viene istallato in accoppiata con i filtri GREENWAVE SOLS dalla dirty
electricity, una frequenza elettrica congesta che si propaga attraverso la rete delle abitazioni
e rilevabile con uno strumento reperibile su STRUMENTI.
Questo tipo di congestione si ritiene che sia una sommatoria della corrente elettromagnetica
comunque irritata dell’abitazion e in rapporto a tutte le altre congestioni elettromagnetiche
esterne, cabine di trasformazione, pali della luce, ripetitori per cellulari che possono aggredire
un’abitazione,
CARATTERISTICHE TECNICHE
Strumento specifico per la riduzione tramite condensazione dei
DISTURBI ELETTROTOSSICOLOGICI AD ALTA FREQUENZA ALL’INTERNO DELLA RETE
ELETTRICA E NELLO SPAZIO IN CUI E’ INSTALLATO.
Dispositivo nato per contrastare gli effetti elettrotossicologici dovuti al
progressivo aumento dell’utilizzo di tecnologie elettroniche ad alta frequenza
(5G, WiFi, illuminazione artificiale ecc.) che stanno inquinando la rete elettrica,
generando un nuovo tipo di inquinamento elettromagnetico definito “Dirty
Electricity”: una tipologia di disturbi che si propagano, in primis, lungo la rete
dell’impianto elettrico e, per induzione, nello spazio circostante il cablaggio,
rendendo necessario lo sviluppo di prodotti specifici.

L’Astreo è uno strumento indicato soprattutto se c’è presenza di Dirty Electricity;
condensa gran parte del disturbo denso all’interno della rete, può lavorare in
accoppiata con i filtri Greenwave Sols, per condensare a livello denso la Dirty
Electricity su tutto l’appartamento.
L’ASTREO rappresenta un’innovazione ed una importante integrazione tra “denso e
sottile”:
•  Dal un lato, al suo interno è stato inserito un efficace dispositivo di condensazione dei
disturbi elettrici ed elettromagnetici, studiato appositamente per contenere al suo
interno la “nuvola” di congestione derivante dal suo lavoro.
• La tripla resinatura impedisce infatti che il disturbo elettromagnetico si irradi per una
distanza superiore ad 1 cm dalla superficie dello strumento.
• Dall’altro, la risultante pulizia della portante elettrica, migliora la funzione dello strumento
quale vettore ed erogatore delle informazioni “armonizzanti” in esso contenute, che
rappresentano una evoluzione della condensazione delle radiazioni elettromagnetiche
sottili non biocompatibili; anche quelle derivanti la tecnologia 5G.

• Più è intenso il disturbo legato alla Dirty Electricity, più è intensa la trasmissione delle
informazioni sottili e, in questo modo, i benefici dell’Astreo si estendono non solo
localmente, ma anche alle informazioni veicolate dagli altri dispositivi della gamma
AEtere’s.
• Essendo uno strumento che lavora molto nello spazio e nella dinamica dei flussi, va ad
amplificare l’efficacia e ad ottimizzare il lavoro degli altri strumenti già installati.
• È importante sapere che lo strumento necessita di un tempo di latenza per raggiungere la
massima operatività. Dopo la sua installazione è necessario attendere una ventina di
minuti perché arrivi a regime.
prezzo al pubblico € 800

EFFETTI BIOLOGICI

La Dirty Elettricy o energia elettrica sporca. 

Nel precedente articolo abbiamo introdotto il tema della dirty electricity, la cosiddetta “energia elettrica sporca”. Cercheremo adesso di spiegare, in sintesi, come l’interferenza di questi campi elettro-magnetici artificiali sia in grado di alterare i delicati processi metabolici e neurofisiologici che determinano il nostro stato di omeostasicorporea e che determinano il nostro stato di salute e benessere. Il nostro corpo funziona grazie alla corretta gestione di potenziali elettrici; due dei principali apparati del corpo umano, quello nervoso e cardiaco, sono strettamente connessi ad un’attività bioelettrica. La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann. Leggi tutto>

La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann e le maglie sono molto più larghe: metri 3.5 x 7 circa e come ho scritto si parla di approssimazione. Non vi è un’antenna per calcolare in maniera precisa come possiamo fare con la Rete H ma i suoi nodi possono essere trovati con altrettanta precisione come l’altra rete perché, misurando col biotensor o con le bacchette a “elle”, si rileva comunque un nodo, con un’intensita massima che va in decrescenza man mano che ci si allontana dal suo centro; proprio come i nodi della rere H.

Se un letto è posizionato su di un nodo molto attivo, esso va spostato o va trovato il sistema appropriato per isolarlo da queste energie provenienti dal sottosuolo. Ho scritto “nodo attivo” perchè non tutti i nodi posti all’incrocio delle linee energetiche sono dannosi per la nostra salute, solo una rilevazione sul posto lo può evidenziare.

La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann e le maglie sono molto più larghe: metri 3.5 x 7 circa e come ho scritto si parla di approssimazione. Non vi è un’antenna per calcolare in maniera precisa come possiamo fare con la Rete H ma i suoi nodi possono essere trovati con altrettanta precisione come l’altra rete perché, misurando col biotensor o con le bacchette a “elle”, si rileva comunque un nodo, con un’intensita massima che va in decrescenza man mano che ci si allontana dal suo centro; proprio come i nodi della rere H.

Se un letto è posizionato su di un nodo molto attivo, esso va spostato o va trovato il sistema appropriato per isolarlo da queste energie provenienti dal sottosuolo. Ho scritto “nodo attivo” perchè non tutti i nodi posti all’incrocio delle linee energetiche sono dannosi per la nostra salute, solo una rilevazione sul posto lo può evidenziare.

LA DIRTY ELETTRICITY

La Dirty Elettricity

Leggi tuttoQuesti impulsi ad alta frequenza (HFVT) si verificano ovunque nei fili elettrici, sia all’interno che all’esterno degli edifici e sono generati dalle interruzioni del flusso di corrente dagli scambi della corrente alternata in continua e viceversa; in pratica, dai cavi elettrici della linea domestica si irradiano impulsi elettrici ad alta frequenza che possono non essere presenti nella normali onde sinusoidali della corrente. La dirty electricity cavalca letteralmente l’onda sinusoidale della corrente alternata domestica a 60 Hz e genera impulsi elettrici che hanno frequenze comprese tra 2-100 KHz (2-100.00Hz).

E’ molto probabile che questa forma di elettrosmog sia sempre stata presente, sin dagli esordi dell’elettrificazione ambientale e che la sua aggressività si sia amplificata con l’aumento massivo dell’utilizzo di tecnologie elettriche ed elettroniche.

Gran parte delle elettroniche moderne garantiscono virtualmente la creazione di alti livelli di dirty electricity, dal momento che la maggior parte di esse usano commutatori elettrici e molti dispositivi elettrici sono stati specificatamente disegnati per operare interrompendo il flusso elettrico:

  • Variatori di luminosità: interrompono la corrente 120 volte al secondo.
  • Lampade alogene.
  • Trasformatori elettrici.
  • Lampade a basso consumo: esse generano inoltre frequenze radio e contengono mercurio tossico e che interrompono la corrente fino a 20.000 volte al secondo.
  • Router wireless.
  • Computer.
  • Fotocopiatrici.
  • Lettini abbronzanti.
  • Ogni impianto fotovoltaico residenziale o commerciale genera livelli elevati di dirty electricity.
  • I livelli più alti di dirty electricity si riscontrano vicino ai ripetitori cellulari.

Gli impulsi, attraverso il fenomeno dell’induzione elettromagnetica vanno ad investire gli abitanti di un determinatospazio abitativo, sia esso domestico che lavorativo. La dirty electricity ambientale si accoppia capacitivamente con il corpo umano e induce correnti elettriche nel corpo grazie ad un trasferimento d’energia elettrica tramite induzione elettrostatica. È intuitivo comprendere che l’elettrificazione costante di un sistema biologico non sia una situazione ottimale per la salute di quest’ultimo.

L’esposizione ai Campi Elettro-Magnetici artificiali (CEM) rappresenta un’aggressione subdola, in quanto incolore, inodore e silenziosa, ma è ormai un dato conclamato, che, oltre ai danni provocati dall’esposizione ai radicali liberi prodotti dalla ionizzazione ambientale dell’aria, un tessuto elettrificato venga sottoposto a fenomeni di ossidazione e acidificazione interna. A fronte di questa aggressione, il corpo mette in atto le sue difese e quando i nostri meccanismi di allarme si attivano in continuazione, si assiste ad un sovraccarico funzionale, cioè al danno da stress (sindrome da stress cronico) e uno stress cronico produce inevitabilmente acidosi. Lo stress patogeno generato da una qualità energetica ambientale scadente è stato riconosciuto ormai da molti anni anche dall’OMS che parla chiaramente di Sick Building Syndrome (Lett: Sindrome dell’edificio malato).

Vi riporto a riguardo, uno stralcio di un articolo pubblicato nella rivista “New Scientist” il 27 maggio 1976:

“L’interessante nozione secondo cui campi elettrici deboli possono condizionare il comportamento animale è corroborata da uno studio di due biologi del Brain Reasearch Institute di Los Angeles. Resta un mistero quali siano i precisi meccanismi che causano questi effetti. I campi elettromagnetici sono troppo bassi per innescare potenziali elettrici nelle sinapsi delle cellule nervose ma sta aumentando costantemente l’intolleranza biologica ai campi elettrici deboli e di bassa frequenza e ciò è dovuto al fatto che le loro fonti principali sono i cavi delle linee elettriche. Pertanto esistono grandi preoccupazioni sui possibili rischi per la salute”.

CEM artificiali e soprattutto la dirty electricity sono innegabilmente agenti di stress cronico esogeno e possono essere co-responsabili di molti dei disturbi che affliggono le popolazioni elettrificate. Il nostro sistema nervoso comunica attraverso segnali elettrici poco intensi e a bassa frequenza, perciò l’esposizione a interferenze elettromagnetiche non biocompatibili rappresenta un’aggressione anche per il nostro stato psico-emotivo e per la qualità del nostro riposo notturno.