La Dirty Elettricy o energia elettrica sporca.
Nel precedente articolo abbiamo introdotto il tema della dirty electricity, la cosiddetta “energia elettrica sporca”. Cercheremo adesso di spiegare, in sintesi, come l’interferenza di questi campi elettro-magnetici artificiali sia in grado di alterare i delicati processi metabolici e neurofisiologici che determinano il nostro stato di omeostasicorporea e che determinano il nostro stato di salute e benessere. Il nostro corpo funziona grazie alla corretta gestione di potenziali elettrici; due dei principali apparati del corpo umano, quello nervoso e cardiaco, sono strettamente connessi ad un’attività bioelettrica. La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann. Leggi tutto>
La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann e le maglie sono molto più larghe: metri 3.5 x 7 circa e come ho scritto si parla di approssimazione. Non vi è un’antenna per calcolare in maniera precisa come possiamo fare con la Rete H ma i suoi nodi possono essere trovati con altrettanta precisione come l’altra rete perché, misurando col biotensor o con le bacchette a “elle”, si rileva comunque un nodo, con un’intensita massima che va in decrescenza man mano che ci si allontana dal suo centro; proprio come i nodi della rere H.
Se un letto è posizionato su di un nodo molto attivo, esso va spostato o va trovato il sistema appropriato per isolarlo da queste energie provenienti dal sottosuolo. Ho scritto “nodo attivo” perchè non tutti i nodi posti all’incrocio delle linee energetiche sono dannosi per la nostra salute, solo una rilevazione sul posto lo può evidenziare.
La rete di Curry non ha misure precise come la rete di Hartmann e le maglie sono molto più larghe: metri 3.5 x 7 circa e come ho scritto si parla di approssimazione. Non vi è un’antenna per calcolare in maniera precisa come possiamo fare con la Rete H ma i suoi nodi possono essere trovati con altrettanta precisione come l’altra rete perché, misurando col biotensor o con le bacchette a “elle”, si rileva comunque un nodo, con un’intensita massima che va in decrescenza man mano che ci si allontana dal suo centro; proprio come i nodi della rere H.
Se un letto è posizionato su di un nodo molto attivo, esso va spostato o va trovato il sistema appropriato per isolarlo da queste energie provenienti dal sottosuolo. Ho scritto “nodo attivo” perchè non tutti i nodi posti all’incrocio delle linee energetiche sono dannosi per la nostra salute, solo una rilevazione sul posto lo può evidenziare.